Parigi in Blu

Un'alba intima sulla Senna

Parigi è blu - donna di spalle su un ponte della Senna in un'alba fredda

Parigi all'alba: la prima città di frastuono

Un sospiro spezzato mi svegliò e aprii gli occhi con la strana sensazione di aver sognato. Fuori, la luce cominciò a filtrare timidamente attraverso la tenda, accennando a un nuovo giorno in città. Il mio arrivo quasi silenzioso, vedrò Parigi in silenzio, prima di tutto i turisti e il traffico rivendicano la stessa angolazione.

Il risveglio della città

Il mio lavoro è stato molto veloce, in quanto l'acqua riesce a cancellare la pigrizia e liberare la fretta. Non pensare alla collazione; eppure, l'aroma del pane quasi sfornato e dell'asino che saliva dalla boulangerie all'angolo mi continuava benissimo lì, seducendomi come un incantesimo. Attraversai la soglia e l'aria fresca mi accarezzò la faccia, umida, con quel profumo di pietra bagnata che Parigi ha dopo la notte.

My systemi il cappello, strinsi il cappotto e avancei con passi decisi per le strade acciottolate dell'Île de la Cité. Le mie scarpe risuonavano in un ritmo quasi musicale, accompagnando il mormorio della Senna che scorreva parallela, specchiando la prima chiarezza. Il cielo si tingeva di un blu grigiastro che presto sarebbe diventato rosa, e in quell'istante la città sembrava fatta solo per me.

Il blu dei sogni

Già avevo sognato quella scena: in Sabrina, Harrison Ford e Julia Ormond si abbracciano su uno dei ponti, avvolti in quel blu sognato di Parigi, con la musica di Sting come sipario invisibile, "In The Moonlight". Era lì, solo, su un Ponte di Parigi, avvolta in questo blu, dal grigiastro al più profondo. Il mio circondò a lieve malinconia, l'unica cosa che mi mancava era qualcuno da abbracciare.

Notre-Dame al mattino

I gargoyle di Notre-Dame emergono dall'ombra come guardiani immobili, e la campana lontana suona che la stessa ora è ancora visibile. Mi fermai davanti alla factia, deserta e solenne, e sentii che non stavo semplicemente osservando una cattedrale, ma ascoltando secali di fede, di preghiere, di desideri e di speranza.

Pont Neuf nella bruma

Proseguii verso il Pont Neuf. L'antico ponte di Parigi piantato galeggiare sull'acqua, avvolto in una delicata nebbia. Un barcaiolo solitario navigava lentamente, e la sua figura ritagliata contro la nebbia sembrava un'incisione dell'Ottocento. My appoggiai alla ringhiera e respirai profondamente, il freddo mi inumidì gli occhi, o forse era l'emozione di trovarmi in quell'istante irripetibile.

Il risveglio finale

La città cominciò a muoversi. Un ciclista passò velocemente, una finestra si aprì lasciando sfuggire la musica lieve di un fisarmonica, e il profumo dei croissant appena sfornati si diffuseva como un fiume invisibile. Parigi si svegliava, e io avevo la certezza de verla vista nel suo momento più intimo, spogliata dal rumore e soltanto offerta allo sguardo del viaggiatore che si alzava presto.

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